venerdì 26 ottobre 2012

Soluzioni fai da te per le occhiaie

occhiaie
Per una donna, le occhiaie sono certamente il peggior nemico che si possa mai incontrare durante il proprio percorso di vita. Ma naturalmente, ci sono dei metodi fai da te che possono giovare in parte.

Oggigiorno, esistono differenti prodotti in commercio che promettono di far scomparire le proprie occhiaie sul volto: dalle creme alle maschere si cerca di riporre rimedio a queste macchie per nulla simpatiche che appaiono sul volto. Ad ogni modo, esistono anche dei metodi casalinghi che, con un po’ di pazienza, potranno aiutare tutte le donne che si trovano in difficoltà con le acerrime nemiche occhiaie.

Il primo consiglio da seguire consiste nel prendere due classiche bustine di the verde, già utilizzate per farvi un bel the, e di porle come se fosse un impacco sulla zona delle palpebre; la stessa procedura si può adottare con la camomilla, che oltre a regalarvi dei sonni tranquilli cerca di riporre rimedio alle brutte occhiaie, facendo pian piano sgonfiare gli occhi.

Un altro tra i classici rimedi della nonna è di preparare un composto di patate grattugiate con la pelle, unire della mollica di pane imbevuta di latte e mettere il composto stesso sulla zona degli occhi interessata. Il composto, poi, deve essere rimosso dopo circa 15/20 minuti. Insomma, parliamo di semplici accorgimenti e pratiche che possono senz'altro donare un po’ di benessere alla zona occhiaie, un problema davvero grande per tutte le persone che curano molto la propria immagine.

mercoledì 18 aprile 2012

Un nuovo sport per tonificare: la scalata

Il sogno di ciascuna donna quello di avere un fisico scolpito; s ma quante ore di palestra sono necessarie? Non detto, infatti grazie alla scalata sportiva, che si pu praticare al chiuso in palestre attrezzate o in natura, si pu arrivare ad ottenere una buona forma psicofisica. L'unico neo? Non avere paura della dimensione verticale. Molte palestre, in diverse citt italiane mettono a disposizione attrezzature idonee per praticare questo sport che oggi, a differenza di ieri, attrae sempre di pi il genere femminile. Si ipotizza che questo boom sia dovuto, non sola ad una moda del momento (ipotesi sempre probabile), ma anche al fatto che risulta essere una pratica abbastanza completa, in cui si esercita la muscolatura, la concentrazione, la coordinazione ed in cui si mettono alla prova le proprie risorse, o se ne scoprono di nuove. Molte donne dichiarano di avere superato alcune loro paure grazie alla scalata e di avere ottenuto una pi alta stima di s. Per partire non sono necessarie doti da culturista, ma semplicemente la voglia di imparare una tecnica nuova e soprattutto necessaria la propria predisposizione a mettersi in gioco. L'altezza che spesso si raggiunge in scalata sufficiente per fare paura ai pi, tuttavia gli istruttori di questa disciplina sostengono che una paura iniziale che passa alle prime due scalate. Una volta imparato al chiuso ci si pu cimentare in natura, esperienza indimenticabile, come dicono i cultori.

giovedì 22 dicembre 2011

I cibi ed il reflusso gastroesofageo

La risalita di materiale acido dallo stomaco lungo l'esofago prende il nome di reflusso gastroesofageo la cui frequenza determina il grado del disturbo. Se gli episodi di reflusso sono frequenti si parla di malattia da reflusso. Saltuariamente può capitare qualche episodio in correlazione alla qualità o alla quantità dei cibi ingeriti. L'alimentazione come al solito è importantissima.

Vediamo quali sono i cibi che maggiormente sono coinvolti nel reflusso gastroesofageo, che ricordiamo, dipende da un malfunzionamento del cardias, ossia la valvola che mette in comunicazione lo stomaco con l'esofago. Alcuni cibi interferiscono direttamente con la meccanica che governa l'apertura e la chiusura della valvola stessa; ad esempio l'aglio, il cioccolato, il tè, la cipolla ed in genere i cibi grassi diminuiscono la pressione della valvola riducendone il tono, così anche gli alcolici agiscono indebolendo i muscoli che governano il cardias. Ovviamente cibi e bevande che contengono caffeina, come il caffè aumentano l'acidità dello stomaco, come del resto cibi particolarmente acidi come i pomodori, gli agrumi possono peggiorare di molto un reflusso in atto o latente. Fare attenzione ai cibi è il primo passo per stare meglio, come, in particolare, preferire alimenti solidi piuttosto che liquidi ed evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti.

mercoledì 12 ottobre 2011

Junk food, il cibo spazzatura


Un panino, un hamburger, patatine, l'aperitivo, una coca, caramelle, ok se si tratta di consumarli una volta ogni tanto ok, ma spesso il consumo di queste sostanze diventa un'abitudine specialmente per i nostri bambini. Nei paesi anglosassoni, questi cibi sono detti appunto “junk food”, cibi spazzatura. Perché?
Perché in realtà non contengono sostanze nutrienti, ma solo calorie, conservanti, additivi, coloranti che invece di nutrire il corpo lo impoveriscono. Chi abusa di questi cibi può aumentare di peso ed essere mal nutrito. Ciò che manca maggiormente in questi cibi sono i minerali e le vitamine, i cosiddetti micronutrienti, fondamentali per il nostro organismo. Ad es. per digerire ed assimilare gli zuccheri raffinati dobbiamo consumare magnesio e cromo, che se non introduciamo nella dieta, l'organismo li deve prendere dalle proprie riserve. Se quindi non si introducono degli alimenti costitutivi primari il corpo esaurisce le risorse minando il proprio equilibrio. Per stare in salute quindi si dovrebbe dire no a bibite light (perché contengono aspartame), a bibite gassate (ricche di zuccheri, calorie, coloranti, caffeina che acidifica il sangue e rende difficile l'attività dei reni provocando problemi alle ossa), merendine e snack vari (ricchi di grassi idrogenati), patatine (contengono, oltre ai grassi, una sostanza cancerogena che si forma durante la cottura, l'acrilamide), gelati industriali (per il loro contenuto di grassi di dubbia provenienza).

martedì 30 agosto 2011

Gravidanza e vitamine

Tutte le future mamme sanno che una dieta corretta e molto bilanciata favorisce la crescita del feto in modo armonioso e aiuta la mamma a sentirsi bene durante i nove mesi di gestazione. La vitamina che tutte prendono in gravidanza è l'acido folico, anche conosciuta come vitamina B9, in quanto previene la malformazione della spina bifida. C'è da considerare comunque che altre vitamine risultano indispensabili in questo periodo particolare in una donna. Ad esempio aumenta in modo considerevole il fabbisogno di vitamina B12 ed è estremamente importante per donne che consumano poche quantità di carne: infatti questa vitamina è coinvolta nella produzione di globuli rossi. Questa vitamina inoltre aiuta la donna a superare lo stato di ansia che spesso accompagna la gestazione ed anche un certo disagio psicologico. Molto importante nei primi mesi dalla fecondazione è la vitamina B6 che aiuta a contrastare il senso di nausea, certo la sua assunzione deve essere regolare ed iniziare prima del concepimento. Anche la vitamina D, molto importante per lo sviluppo osseo del feto, è indispensabile alla madre per tenere lontane possibili infezioni vaginali. La vitamina E e lo zinco d'altra parte diminuiscono le probabilità che il feto sviluppi allergie o asma; così pure il ferro è indispensabile per il corretto nutrimento del nascituro. Infine c'è da considerare che le vitamine del gruppo B aiutano a contrastare l'insorgenza di crampi, specie notturni.

mercoledì 6 luglio 2011

Rimedi naturali per l'insonnia (Parte I)

La mancanza di sonno è una condizione abbastanza diffusa, si parla di ca 12 milioni di italiani di cui prevalentemente donne. I disturbi spesso associati sono tensione nervosa, irritabilità, difficoltà di concentrazione durante il giorno.

Alcuni rimedi naturali per combattere l'insonnia associano un'azione leggermente sedativa ad un'azione leggermente rilassante e spasmolitica.

A differenza dei farmaci, i rimedi naturali non danno sonnolenza durante il giorno e di norma sono ben tollerati, è chiaro che non bisogna abusarne ed attenersi alle quantità consigliate.

Vediamo alcune piante, magari quelle meno conosciute. Ad esempio può dare buoni risultati l'escolzia che esercita un'azione rilassante a livello gastrointestinale, oltre a ridurre il tempo necessario per addormentarsi; è spesso associata ad altre piante come le più famose valeriana e passiflora.

Anche il biancospino può essere di grande aiuto perché la sua azione è propriamente rilassante, soprattutto è consigliato per persone molto stressate che manifestano palpitazioni a livello del cuore ed una leggera ipertensione.

Un'altra interessante pianta è il luppolo, noto come ingrediente della birra, ebbene è molto consigliato per coloro che faticano ad addormentarsi a causa della digestione lenta, in quanto il luppolo ha notevoli proprietà digestive dovute alla presenza di sostanze amare, tipo quelle del carciofo.

by Romina Marroni